Rettori del Convitto Principe di Piemonte di Anagni:
La storia dei nostri rettori
1930-1950
- Guglielmo Marzioli, rettore dal 1932 al 1953
- Antonio Lavorgna, rettore dal 1953 al 1975
- Pietro Pagliuca, vicerettore principale dal 1953 al 1969 - rettore al Convitto di Caltagirone (CT) dal 1969 al 1974
- Francesco Failla, rettore dal 1976 al 1979
- Filippo Iannelli, rettore dal 1979 al 1982
- Antonio Beviglia , rettore dal 1982 al 1988
- Gennaro Falcone , rettore dal 1989 al 1991
- Vincenzo Centra , rettore dal 1992 al 1998
- Giovanni Magno ,rettore dal 1998 al 2004
BREVE BIOGRAFIA DEL DOTT. PIETRO PAGLIUCA
Pietro Pagliuca è nato a Dragoni, in provincia di Caserta nel 1908 ed è deceduto ad Anagni nel 1993.
Si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Napoli nel 1936 e in Scienze Politiche nel 1943 presso l’Università di Perugia.
La sua attività lavorativa ha inizio nel 1932 come istitutore presso il Convitto “Principe di Piemonte “ di Anagni, che accoglieva gli orfani dei segretari comunali e dei dipendenti degli Enti Locali d’Italia. In seguito fu nominato Segretario della Direzione ove rimase fino al 1953, anno in cui assunse la carica di Vice Direttore. Collaborò attivamente sia con il Rettore Marzioli sia con il Rettore Lavorgna.
Profondamente attaccato al dovere, signorile nei tratti, scrupoloso e preciso nel lavoro, è stato il <>> del “ Principe di Piemonte”. Il suo impegno prioritario era dedicato all'aspetto pedagogico ma egualmente aveva a cura l'efficienza dell'organizzazione in modo da rendere piacevoli le relazioni interpersonali e l'ambiente del Convitto.
La profonda conoscenza dei giovani allievi faceva sì che ogni giovane confidasse a lui i tormenti tipici dell'adolescenza affidandogli la soluzione dei propri problemi, anche di quelli più delicati. È riuscito così a conquistare la fiducia e il cuore di tantissimi ragazzi sia per la sua competenza professionale che per un vero interesse affettivo. Nel 1969 fu nominato Rettore del nuovo Convitto “Luigi Sturzo” di Caltagirone. Anche in questa sede mise in luce le sue doti di umanità e professionalità suscitando negli allievi sentimenti di empatia e lasciando anche in questa sede un gran ricordo nel cuore degli educatori e degli allievi. Dopo aver lasciato la sua attività lavorativa, da Caltagirone è tornato ad Anagni, e sempre ha continuato ad interessarsi dei suoi vecchi allievi che non hanno mancato di fargli visita, di scrivergli e di telefonargli.
Nel corso della sua lunga attività in entrambi i Convitti è stato come un padre per i convittori, sempre attento a tutte le loro esigenze. Il valore della sua azione è stato concretamente attestato dall’affetto e dalla stima riscossi da tutti gli ex alunni, sentimenti che hanno sempre contraddistinto i reciproci rapporti tra vicerettori, istitutori e convittori tutti. Nella formazione dei giovani ha profuso le sue forze migliori consapevole dell'importanza di radicare nelle nuove generazioni valori positivi che restano fondamentali nell'età adulta. Durante la sua attività ha dovuto adeguarsi a una società in rapida evoluzione, ma la sua attività educativa è stata in grado di fare fronte alle grandi difficoltà sopraggiunte a partire dalla fine degli anni ’60. In questo periodo ebbe, quindi, il merito di comprendere la necessità dell'aggiornamento pedagogico evitando, anche con una dose di buon senso, i contrasti con i giovani. Continuò, pertanto, a guidarli ugualmente verso quegli ideali universali cui non venne mai meno e che aveva posto a base della sua vita e della sua attività educativa.
Nel 1980 con pazienza certosina ha rintracciato gli indirizzi di tanti ex allievi dei quali si era perduta traccia, riuscendo anche ad acquisire la documentazione della morte, in prigionia, all’Ospedale di Atene, dell’ex allievo Renato Lupia, il cui nome è stato aggiunto alla “Lapide degli Ex Alunni del Convitto Principe di Piemonte caduti per la Patria”.
Il 2 giugno 1957 gli è stato conferito dal Presidente delle Repubblica Italiana l’Onorificenza di Ufficiale “Al Merito della Repubblica Italiana”.
Il 2 giugno 1974 il Presidente della Repubblica Italiana gli ha conferito l’Onorificenza di Commendatore “Al Merito della Repubblica Italiana”.
E’ stato Presidente onorario dell’Associazione “Ex Alunni del Convitto Inadel Principe di Piemonte” di Anagni dal 1975. L’assegnazione di una targa ricordo ed in particolare l’intitolazione dell’Associazione Nazionale Ex Alunni è un sicuro segno di riconoscimento per l’impegno da lui profuso a favore di tutti i ragazzi che hanno trascorso in Convitto gli anni più significativi della loro formazione.
