Un'importante iniziativa
Il raduno del giugno 2010 è anche servito a dare il via ad un'iniziativa che si ripropone di rilanciare il complesso di edifici che costituiscono il Convitto Principe di Piemonte. Per comprendere lo spirito e la necessità di questa iniziativa sono necessarie alcune premesse. Tutti conosciamo l'imponenza del sistema di fabbricati del CPP. Pochi forse si domandano come gli stessi edifici siano attualmente gestiti e mantenuti e quali e quanti siano i costi che devono essere affrontati per assicurare l'efficienza del complesso.Si tratta di oltre 7000 mq. oltre ad estese superfici adibite a verde, cortili, impianti sportivi. Una vera e propria piccola città.
La domanda dell'utenza si è nel corso dell'anno drasticamente ridotta fino a raggiungere un'utenza minima di 14 alunni nel corso dell'anno scolastico 2001/2002. Un numero molto esiguo specialmente se comparato agli oltre 220 alunni ospiti quando l'istituzione lavorava a pieno regime. Gli sforzi e le trasformazioni compiute negli anni a seguire fino al 2010 hanno operato un apprezzabile rilancio, ma si è ancora ben lontani dal raggiungere un pur minimo equilibrio fra costi di gestione e ricavi/benefici sociali che il complesso sarebbe in grado di produrre. I tempi che stiamo vivendo tutti tesi all'economicità degli interventi e al taglio delle spese accentuano ancor più una precarietà che nessuno di noi vuol nascondere. Sono così circolate voci non del tutto ottimistiche sul futuro del nostro amato CPP. L'assorbimento dell'INPDAP da parte dell'INPS ha aggiunto altri dubbi ed incertezze. Alla nostra Associazione ed a chi all'interno del complesso ha trascorso l'intera vita ciò non fa certamente piacere. Il Consiglio Direttivo nella seduta del 18.06.2011 conscio del problema ha deciso di interpellare sia l'INPDAP che gli enti territoriali interessati.L'interessamento è avvenuto con una lettera indirizzata all'INPDAP-Direzione generale Welfare-al Comune di Anagni, alla Provincia di Frosinone, alla Regione Lazio nonchè al dirigente del convitto. Nonostante sia ormai trascorso quasi un anno dall'inoltro non è pervenuta alcuna risposta. Nel frattempo è venuta sviluppandosi un'ulteriore iniziativa ad opera di un gruppo composto da sei ex-alunni. Lo scopo di quest'ultima è quello di operare un rilancio ed una valorizzazione del complesso impedendo che lo stesso venga sottratto agli scopi educativi e culturali che gli sono propri. Ben tre dei componenti del gruppo costituitosi in seno all'associazione sono architetti. Dal loro impegno è nato un progetto di massima corredato da relazione tecnico-illustrativa per la trasformazione dell'intero complesso in residenza universitaria anche con l'edificazione di nuovi edifici nell'area ora adibita a campi sportivi.
Con una lettera inviata a tutte le Università statali del Lazio si è chiesto un incontro ai magnifici rettori delle stesse allegando nel contempo la relazione tecnico-illustrativa. La stessa lettera è stata altresì inviata agli Enti territoriali interessati ed alle competenti direzioni INPDAP. Si è ora in attesa di una convocazione da parte dei rettori interessati allo scopo di fare fronte comune nel sostenere la validità della proposta.
