Buonasera a voi tutti ex alunni del Convitto Principe di Piemonte che con  coraggio e tenacia, mantenete viva una struttura ricca  di storia, ma soprattutto la memoria dei tanti passaggi di centinaia di bambini che, prima come convittori poi come istitutori, hanno alloggiato nel grande Convitto.

Tra loro, mio padre , che fino all'ultimo ha incarnato queste virtù, come guida costante della sua vita e che ha sempre considerato la memoria storica come fondamenta imprescindibile di solidità dei valori. Come sapete ha mantenuto intatto il suo legame con il Convitto di Anagni, dove, ogni volta che ha potuto, ha partecipato ai raduni fra ex-convittori, quel Convitto che lo aveva accolto all'età di 9 anni,  era nato il 10 novembre 1928, un piccolo calabrese in una terra lontana dalla sua, ma che gli ha anche dato una grande opportunità di conoscenza e socializzazione.

Ancora di più vi ringraziamo io e mio fratello, per il tributo che continuate a riconoscere anche a chi non c'è più.

Mio padre è venuto a mancare il 27 dicembre del 2019  perché il suo cuore aveva cominciato a fare i capricci. Quel cuore che lo ha reso  coraggioso e battagliero, ad un certo punto si è fermato, ma non senza fatica, mostrando il suo attaccamento alla vita, che ha sempre considerato un dono prezioso ed un impegno di solidarietà.

 

Sul retro dell'immagine in suo ricordo, abbiamo riportato un pensiero che aveva pubblicato su " La Lucerna "  il suo giornalino, che tutti attendevano con enfasi:

 

La vita è palestra di lotta fra il bene e il male, fra il vero e il falso, dove ognuno deve fare il proprio dovere,

rammentando che fra le tante cose necessarie e indispensabili da svolgere, vi è l'adempimento di una missione di umiltà e d'amore.

Sia essa nobile e grande oppure semplice e comune, sarà sempre scuola di elevazione e di progresso morale.   

Alfredo Pontoriero 

 

Grazie 
Maria e Lino Pontoriero



PRESIDENTI ASSOCIAZIONE